Psicopatologia della vita quotidiana
Titolo: Psicopatologia della vita quotidiana
Titolo originale: Zur Psychopathologie des Alltagslebens
Autore:Sigmund Freud
Anno di prima pubblicazione: 1901
Acquista questo libro suTitolo originale: Zur Psychopathologie des Alltagslebens
Autore:Sigmund Freud
Anno di prima pubblicazione: 1901
Contenuto: Pubblicata nel 1904, Psicopatologia della vita quotidiana è una delle opere più popolari di Sigmund Freud (1856-1939), forse perché gli argomenti in essa studiati - le ragioni dell'oblio mentale, la causa degli errori nella conversazione o nella scrittura, gli atti falliti, le superstizioni - appartengono all'esperienza diretta di tutti i lettori.
Senza dubbio, Psicopatologia della vita quotidiana è stato il libro più popolare tra tutte le opere di Sigmund Freud grazie allo stile con cui è stato scritto, alle domande che pone e ai sentieri che lascia aperti all'esplorazione dell'essere umano.
Senza dubbio, Psicopatologia della vita quotidiana è stato il libro più popolare tra tutte le opere di Sigmund Freud grazie allo stile con cui è stato scritto, alle domande che pone e ai sentieri che lascia aperti all'esplorazione dell'essere umano.
Frasi di “Psicopatologia della vita quotidiana” 11 citazioni
“Una causa molto potente dei perturbamenti consiste nel desiderio di evitare un ricordo che potrebbe provocare sentimenti spiacevoli o dolorosi.”
- La trovi in Psicologia e Psicologi
“La dimenticanza di nomi è estremamente contagiosa. Basta che, in una conversazione tra due persone, una dica di aver dimenticato un certo nome, ed anche l'altra lo dimentica. Ma la persona per cui la dimenticanza è un fenomeno indotto riesce più facilmente a ricordarlo. Questa amnesia «collettiva», uno dei fenomeni in cui si manifesta la...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Psicologia e Psicologi
“La dimenticanza infantile ci fornisce la chiave per la comprensione delle amnesie che, secondo le nostre conoscenze più recenti, sono alla base della formazione di tutti i sintomi nevrotici.”
“Accanto alla semplice dimenticanza di un nome proprio, vi sono casi in cui questa è determinata da rimozione.”
“Il lapsus verbale diventa un mezzo di espressione mimico, e sovente invero per esprimere quel che non si voleva dire, diventa cioè un mezzo per tradire sé stessi.”
“Spiacevoli esperienze spiegano la mia incapacità a manifestare una simpatia, quando deve essere espressa in forma esagerata e non sono ammessse espressioni corrispondenti all'esigua entità dell'emozione che provo. Più volte mi è capitato di scambiare per simpatia sincera quel che era soltanto finzione, ed ora mi ribello contro queste...” (continua)(continua a leggere)
“La differenza tra me ed un uomo superstizioso consiste in questo: io non credo che un avvenimento verificatosi senza alcuna partecipazione della mia vita psichica possa rivelarmi cose arcane sul futuro; credo invece che un'espressione non intenzionale della mia attività psichica possa rivelarmi qualcosa di ignoto che, in fondo, appartiene solo...” (continua)(continua a leggere)
“La nostra conversazione cadde sulle condizioni sociali in cui entrambi ci troviamo, ed egli, giovane ambizioso, si lamentò per la situazione d'inferiorità cui era condannata la sua generazione, che si trova nell'impossibilità di sviluppare il proprio talento e soddisfare le proprie esigenze.”
“Ognuno fa continuamente l'analisi del suo prossimo, e finisce per conoscere gli altri meglio di se stesso. Per conformarsi alla regola del «conosci te stesso», bisogna studiare i propri atti e le proprie omissioni apparentemente accidentali.”
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