I canti dell'isola

“O donna – orgoglio è in te di soffrire ancora così,
perchè un tale dolore è dolore di giovinezza:
e tu sei pronta alla morte: alla rinunzia, no.”

Ada Negri

“ Cercate per strade, per boschi, per campi
colui che dall'alto del muro mi gettò tre rose vermiglie:
conducetelo a me, ch'io lo veda, e gli dica ch'egli è mio fratello:
e mangi con lui pane intriso di sole, e beva acqua di libertà.”

Ada Negri

“Fra poco il pallore dell'ombra sarà gioia ardente
di raggi, e saette di voli, del sole al ritorno.
Riprendi te stessa, o mia vita, e sii tutta presente:
per il tuo passaggio, per il tuo coraggio, ancora un giorno.”

Ada Negri

“Non credevi soffrire così, donna, ancóra così,
col torbido cuore pesante entro il torbido corpo.
Con la certezza che il male è senza rimedio, e quasi ne godi.”

Ada Negri

“Non sapevi che la bellezza fosse sì gran patimento.”

Ada Negri

“Ora posso vestirmi di foglie, e ridere e piangere, leggera, col vento:
vestirmi di nube, e rincorrere, sotto la luna, i cirri d'argento.”

Ada Negri

“Nel paese di mia madre, quando il tramonto s'insaguina obliquio sui prati,
vien da presso, vien da lontano una canzone di lunga via”

Ada Negri

“Nel paese di mia madre un basso tugurio sonnecchia sul limite della risaia,
e ronzano mosche lucenti, ghiotte, intorno a un ammasso di concio. ”

Ada Negri