Metafisica dei tubi
Titolo: Metafisica dei tubi
Titolo originale: Métaphysique des tubes
Autore:Amélie Nothomb
Anno di prima pubblicazione: 2000
Acquista questo libro suTitolo originale: Métaphysique des tubes
Autore:Amélie Nothomb
Anno di prima pubblicazione: 2000
Contenuto: I giapponesi credono che fino all'età di tre anni i bambini siano dei, ciascuno un okosama o "figlio del signore". Nel loro terzo compleanno cadono in disgrazia e si uniscono al resto della razza umana. Nel nuovo romanzo di Amélie Nothomb, La metafisica dei tubi, apprendiamo che è difficile riprendersi dalla divinità.
Frasi di “Metafisica dei tubi” 20 citazioni
“Non c’è niente di meglio della stupidità per credersi intelligenti.”
“Dimmi cosa ti disgusta e ti dirò chi sei. Le nostre personalità non servono a niente, le nostre inclinazioni sono una più banale dell'altra. Solo le nostre repulsioni ci dicono chi siamo veramente.”
“Ciò che non avanza regredisce. C'è la crescita e poi il declino; in mezzo, non c'è niente.”
“Nessuna forma di linguaggio è possibile senza l'idea del movimento, che ne costituisce uno dei motori iniziali. E nessun tipo di pensiero è possibile senza il linguaggio.”
“Parlare era un atto di creazione ma anche di distruzione.”
“I tubi sono straordinari miscugli di pieno e di vuoto, sono materia cava, una membrana di esistenza che ricopre un fascio di inesistenza.”
“È anche vero che dire le cose ad alta voce è diverso: si attribuisce un valore eccezionale alla parola pronunciata. Si ha la sensazione che la parola si commuova, che viva la cosa come un segno di riconoscimento, si senta ricompensata o celebrata.”
“Quando un popolo rifiuta un progresso facile da raggiungere, quando un veicolo, spinto da dieci uomini, rimane inchiodato sul posto, quando un bambino si abbrutisce davanti al televisore per ore ore, quando un'idea di cui è stata dimostrata l’inutilità continua a nuocere, allora si scopre, con stupore, lo spaventoso potere dell’immobile.”
“Le cose più seducenti erano le più pericolose, come sporgersi troppo dalla finestra o coricarsi nel bel mezzo della strada.”
“Il tempo è un'invenzione del movimento. Chi non si muove non si accorge del tempo che passa.”
“La gente venera la regolarità, ne fa un culto. Ama credere che l'evoluzione sia il risultato di un processo normale e naturale; la specie umana sarebbe dunque governata da una sorta di fatalità biologica interna che l'ha indotta a smettere di camminare a quattro zampe più o meno all'età, o a muovere i primi passi dopo alcuni millenni.”
In evidenza