Tutte le frasi di Bill Bryson
- La trovi in Scuola e Università
“Ai miei tempi le principali preoccupazioni degli studenti universitari erano sesso, fumare erba, fare rivolte e studiare. Studiare era qualcosa che si faceva quando le altre tre cose non erano disponibili.”
- La trovi in Ingegneria
“[Quando si percorre il mondo a piedi] la vita assume una drastica semplicità. Il tempo perde il suo consueto significato. Quando è buio si va a dormire, quando fa giorno ci si alza, e tutto ciò che sta in mezzo sta semplicemente nel mezzo. In realtà è una cosa fantastica. Si cessa di avere impegni, doveri, obblighi, ambizioni particolari, per...” (continua)(continua a leggere)
“Non c’è nulla che possa prepararvi al Grand Canyon. Indipendentemente da quanto abbiate letto sull’argomento o da quante immagini abbiate visto, la visione è sempre mozzafiato. La mente, incapace di concepire uno spettacolo di questa portata, semplicemente soccombe e, per lunghi istanti, vi sentite una nullità, rimanete senza parole né fiato, e...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Inglesi
“Gli Inglesi hanno inventato il cricket per far sembrare interessanti le altre iniziative umane.”
“I fisici disprezzano tutti gli altri scienziati.”
“Sebbene per la maggior parte di noi [la legge di gravitazione universale] non abbia un'utilità pratica, tutti possiamo apprezzarne l'elegante concisione. Un paio di piccole moltiplicazioni, una semplice divisione ed ecco: ovunque ci si trovi è possibile conoscere la propria posizione gravitazionale.”
“Questo è un paese sorprendentemente vuoto eppure allo stesso tempo pieno di roba. Roba interessante, roba antica, roba non immediatamente spiegabile. Roba ancora da trovare. Datemi retta, questo è un posto interessante.”
“[Camminando] perlopiù non si pensa. Non c’è nulla da pensare. Piuttosto, si esiste in una specie di mobile stato zen, con il cervello come un palloncino appeso a un filo, che accompagna il corpo senza esserne realmente parte.”
“Le distanze cambiano drammaticamente, quando si percorre il mondo a piedi. Un chilometro diventa un bel pezzetto di strada, tre chilometri sono una distanza decisamente ragguardevole, venti è roba da stramazzare, ottanta sono pressoché inconcepibili. Il mondo, ci si rende conto, è enorme in un modo che solo una ristretta comunità di pellegrini...” (continua)(continua a leggere)
“Ai miei tempi le aspirazioni erano: sesso, canne, bagordi e studio. Quando le prime tre venivano a mancare allora, se non altro, si studiava. Oggigiorno le principali preoccupazioni dei giovani universitari americani sembrano essere il sesso e l’abbigliamento: lo studio non rientra più di tanto nelle loro prospettive.”
“Non è solo la cantilena indecifrabile della parlata del sud che rende difficile la comprensione; è soprattutto la lentezza. Dopo un po’ dà sui nervi. Il sudista medio parla come uno che entra ed esce da stati di semincoscienza.”
“Le distanze in America hanno una scala differente. Senza contare che le carte stradali americane non sono fra le più dettagliate.”
“Le strade contrassegnate come panoramiche, nel sud-est dell’Iowa, sono un po’ come le spiagge del Polo Nord. Bisogna essere un po’ elastici. Se le si paragona a un intero pomeriggio passato in una stanza buia e chiusa, non sono male. Ma se le si paragona, invece, alla costiera amalfitana, beh, allora risultano un po’ scialbe.”
“L’universo non è solo più strano di quanto immaginiamo, è più strano di quanto possiamo immaginare.”
- Dal libro: Il mondo è un teatro
“Shakespeare era un magnifico raccontatore di storie, a patto che qualcuno le avesse raccontate prima.”
“Con l’avvento delle coltivazioni nel Medio Oriente, l’altezza media diminuì di quasi quindici centimetri.”
“Le donne avrebbero dovuto godere degli stessi diritti all’istruzione degli uomini, a patto però che si riconoscesse che avevano bisogno di più tempo per acconciarsi i capelli.”
“In un campo non troppo distante un trattore brontolava tracciando linee rette nel terreno. Tutt’intorno, in ogni direzione, c’era solo tranquilla campagna inglese, amena e immutabile.”
- Dal libro: Vestivamo da superman
“È sempre un’emozione osservare un mondo che si conosce bene da una nuova prospettiva.”
- Dal libro: Vestivamo da superman
“Alcune delle spleendide parole che esistevano negli anni Cinquanta ora non si sentono più: ciclostile, stenografo, ghiacciaia, verdone, Studebaker, sputnik, beatnik, canasta, Cinerama, Loggia dell’Alce, pinnacolo, paparino.”
“Gli spostamenti erano più o meno costanti e tutto era studiato per essere trasportabile.”
“Veniamo da un pianeta adattissimo a promuovere la vita, e ancor più efficiente a portarla all’estinzione.”
- Dal libro: Il mondo è un teatro
“L’intervallo fra un atto e l’altro era necessario per regolare le candele.”
“Disegnare il sistema solare in scala è impossibile. ”
- Dal libro: Il mondo è un teatro
“Shakespeare non si faceva scrupolo di rubare trame, dialoghi, nomi, titoli o qualsiasi cosa facesse al caso suo.”
- Dal libro: Vestivamo da superman
“La tivù ti mostrava un mondo di cose affascinanti – bombe atomiche a Las Vegas, belle ragazze sugli sci d’acqua a Cypress Gardens, Florida, parate del giorno del Ringraziamento a New York City – e le auto rendevano possibile andarci.”
- La trovi in Giovinezza
“Tutti hanno, intrappolata dentro di sé, dell'energia. Il fatto è che non siamo molto bravi a tirarla fuori.”
- Dal libro: Il mondo è un teatro
“Shakespeare non è tanto una figura storica, quanto un’ossessione accademica.”
“L’unica particolarità degli atomi che costituiscono il nostro corpo è appunto il fatto che costituiscono noi. E questo, ovviamente, è il miracolo della vita.”
- Dal libro: Vestivamo da superman
“Sapevo come apprezzare una bella scoreggia, che fosse mia o di qualcun altro.”
- Dal libro: Vestivamo da superman
“La gente guardava con fiducia anche al futuro, come non avrebbe fatto mai più.”
- Dal libro: Il mondo è un teatro
“Il diavolo può citare le Sacre Scritture per i propri fini.”
“La maggior parte delle carte scolastiche mostrano i pianeti che si susseguono uno dietro l’altro a intervalli ravvicinati, ma questo non è che uno stratagemma necessario a farli entrare tutti nello stesso pezzo di carta.”
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