Tutte le frasi di Vitaliano Trevisan
“A volte la sola volontà non basta. Vi sono situazioni in cui è bene lasciare da parte se stessi e le proprie convinzioni, per quanto radicate e irremovibili esse possano sembrare, se ci si vuole salvare.”
“Scrivo e ho l'impressione che questo sia per sé un destino. A ciascuno il suo contagocce.”
“Molte persone letteralmente non sanno quello che dicono. Hanno opinioni, addirittura convinzioni, ma non se le sono formate in proprio, le hanno prese in prestito qua e là, a frammenti.”
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“Lo studio universitario uccideva in noi ogni possibilità creativa.”
“Tutti credono che io sia solo, ma io solo non sono mai. […] Mi siedo al tavolo a prendere un cappuccino col giovane Holden, oppure col giovane Törless, col giovane Werther, coi Fratelli Karamazov, con un vecchio e il suo mare, con Almayer che era pazzo, con Nostromo, con Jakob von Gunten, addirittura una volta con Anna Karenina mi son preso un...” (continua)(continua a leggere)
“Il momento ideale per leggere un determinato libro si presenta una sola irripetibile volta, se non si approfitta del momento ideale si perde un’occasione che non si ripresenterà più e il libro in questione perde di valore e di significato e di senso e leggerlo diventa inutile, una perdita di tempo, uno spreco di energie, e niente conosco di più...” (continua)(continua a leggere)
“Come pretendere che i nanetti da centro storico che dominano l’attuale scena politica siano in possesso di una qualsivoglia visione d’insieme del territorio che sono stati chiamati ad amministrare?”
“E' così difficile parlare d'amore. Con l'amore è come con la batteria: forse lo strumento più facile da suonare male insieme alla chitarra, ma certo molto più fastidioso, e non solo nel senso del volume.”
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