Tutte le frasi di Francesco Piccolo
“Come faccio a prendere un martello frangivetro all’interno di una bacheca di vetro, se non con un altro martello frangivetro o con qualsiasi altra cosa frangivetro?”
“Bisogna riuscire a divulgare una convenzione valida per tutti: come comportarsi quando cade la linea tra due che stanno al telefono. Secondo me, deve richiamare quello che aveva chiamato. Sarebbe bene mettersi d’accordo tutti, una volta e per sempre. Perché di solito ci riprovano tutti e due – o attendono tutti e due che ci riprovi l’altro. O...” (continua)(continua a leggere)
“Ho buttato dalla finestra (l’ho fatto davvero), dopo essermi imposto di leggerlo fino alla fine, On the Road di Kerouac e per anni ho fatto finta che mi fosse piaciuto perché pensavo che bisognava dire cosí.”
“C’è anche una piccola felicità malinconica, alla quale mi sono rassegnato. Succede quando scopro un libro, un film, delle canzoni. Cerco di comunicare il mio entusiasmo, ma succede sempre che l’ho scoperto troppo tardi. Quell’autore era meglio prima. I libri precedenti, i film precedenti, i dischi precedenti, quelli sí.”
“Quando il prete va verso il leggio, vi trova un enorme libro, e lo apre all’incirca alla metà e comincia a leggere, poi dopo un po’ cerca un segnalibro (tipo striscia di stoffa dorata) e salta avanti di molte pagine, poi dopo un altro po’ va di nuovo molte pagine indietro, poi di nuovo avanti e poi indietro. È possibile che in tanti secoli...” (continua)(continua a leggere)
“Se vuoi vincere a tutti i costi, le tue probabilità di vittoria aumentano, ma non sono sufficienti per vincere; se invece vuoi perdere, se hai la propensione psicologica alla sconfitta, allora perdi con certezza matematica.”
“Sono ancora e sempre del parere che la distinzione da fare sia quella tra l’eguaglianza e il diritto all’eguaglianza: la prima non esiste (per fortuna): ciascuno di noi deve fare la sua corsa e arrivare dove potrà, saprà e vorrà. Altra cosa è la parità delle condizioni di partenza: è questo che la sinistra deve ottenere, così come deve...” (continua)(continua a leggere)
“Quelle volte in cui mi sono svegliato in piena notte, e ho guardato chi dorme sempre accanto a me, con la complicità delle ore buie, che rendono sopra le righe tutti i sentimenti e le preoccupazioni, le paure, le angosce e il senso profondo della vita. E mi sono chiesto, intanto che osservavo il torace gonfiarsi e sgonfiarsi in modo regolare:...” (continua)(continua a leggere)
“È come nel Monopoli quando prendi la carta degli Imprevisti che dice «se non siete già in prigione, andateci e fermatevi per tre turni». Ma, mio caro signor Monopoli, se io fossi in prigione, come potrei prendere la carta degli Imprevisti? Me la devono regalare, o me la deve portare qualche parente nell’ora di colloquio al posto delle arance.”
“La sensazione era che la vita si era ristretta, diventando adulti. I fatti diminuivano e aumentavano i ragionamenti sui fatti. La sensazione era anche che la vita diventava più costante, scandita dall’abitudine. E le novità erano fuggevoli, oltre che rare. Come se tutto dovesse svolgersi con più precisione, meno sorpresa.”
“A noi della sinistra italiana, nella sostanza, non piacciono gli italiani che non fanno parte della sinistra italiana. Non li amiamo. Sentiamo di essere un’oasi abitata dai migliori, nel mezzo di un Paese estraneo. Di conseguenza sentiamo di non avere nessuna responsabilità.”
“Chi fa politica secondo l’etica dei principi, segue le sue idee e tiene conto soltanto di quelle – in pratica si sottrae a un vero e proprio atto politico; chi fa politica secondo l’etica della responsabilità, si pone ogni volta il problema di ciò che accadrà in seguito a una sua decisione – in pratica mette in atto un’azione politica.”
“Puoi vivere tutta la vita con una persona, soltanto se hai abbandonato l’idea di purezza. Non lasciarsi mai non è un’idea pura, ma al contrario è un modo di accettare in un rapporto d’amore tutte le fragilità, le debolezze, le diversità, gli odi e i periodi di stanchezza, i tradimenti. L’amore è tutto questo, messo accanto ai periodi belli.”
“Lasciare la luce accesa in cucina o nell’ingresso, perché cosí i ladri credono che tu sia a casa e non vengono a rubare, anche se i ladri ormai useranno altri criteri, visto che tutti lasciano le luci accese quando escono; e poi chi ci può credere che una famiglia passa tutta la serata nell’ingresso?”
“La donna con cui dormo ha capito che ognuno deve dormire dal suo lato. Che ci si può abbracciare prima, o quando ci svegliamo la mattina, ma quando si dorme bisogna stare ognuno per i fatti suoi. Dividendo il letto con la stessa meticolosità con cui si tracciava la linea di divisione del banco con il compagno di banco, a scuola.”
“È un’Italia senza tempo, senza spregio della modernità e dell’evoluzione dei costumi. È un’Italia che guarda il mondo cambiare con un occhio elastico e condiscendente, quasi mai scandalizzato, ma che non ha alcuna intenzione di partecipare.”
“Fantozzi nasce sul dolore dell’esistenza, sul suo grigiore. Anche il comico che si porta dietro nasce da qual grigiore, come quando da casa sua salta giú per ritrovarsi direttamente sulla tangenziale. Con Fantozzi ti diverti e sei malinconico, e i due sentimenti sono inseparabili.”
“Le persone hanno bisogno di compagnia e condivisione quando stanno male, ma poi i momenti felici voglio viverseli tutti da soli; mentre tu sei ancora lí che ti struggi per loro, loro si sono dimanticati di avvertirti che poi si è risolto tutto.”
“Il fatto che perdiamo non ci dà nessun senso di debolezza, anzi. Il fatto di stare dalla parte giusta ci basta, ci rende solidi. E anzi, se dobbiamo dirla tutta, ci piace essere dalla parte giusta e perdere. Perché nella sconfitta si è più uniti, mentre quelli che vincono diventano sempre un po’ arroganti.”
“L’estraneità rende impermeabile la conoscenza, e senza conoscere le ragioni degli altri, non si può combatterle.”
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