Tutte le frasi di Davide Amante
- Dal libro: Altair
“L’isola d’Elba attendeva in mezzo al mare, sospesa su soffici nuvole di primavera nel suo mondo di leggerezza e calde superficialità. Era regolata dai venti, l’Elba: con lo scirocco, nervosa e aggressiva, mollemente adagiata fra camicie di cotone hawaiane che si riempivano di aria e cielo, nelle spiagge lungo il mare e fra le vie dei paesi; con...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Altair
“Trovarono l’amore per la vita attraverso l’amore per i propri corpi. Arrivarono al punto di camminare per la strada sfiorandosi con un sorriso, sfiorando le loro mani, fragili e sospesi, nel timore che l’altro potesse non capire un gesto, una parola, una frase. Immaginando l’altro, desiderando l’altro, cercando l’altro.”
“Non era più giovane ma aveva attraversato la vita e i lineamenti del viso, come il senso di fluidità che emanava nel muoversi, riflettevano l’estensione delle sue esperienze e le innumerevoli distanze interiori che doveva aver percorso e che, nel suo corpo, avevano raggiunto quell'equilibrio perfetto che, in alcuni, si chiama età.”
- Dal libro: Altair
“Per molti mesi a bordo di Altair mi ero abituato a guardare il cielo per capire l’andamento dei venti e quali vele usare, mentre ora la gente intorno a me non guardava mai in alto e sembrava sentirsi protetta dalla città. Ma per me l’unica protezione possibile erano i lunghi cieli, gli stessi cieli selvatici che i delfini percorrevano dall’alba...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Altair
- Dal libro: Altair
“A Bonifacio la magia era una fatto tangibile, aveva una sua consistenza, perché era spinta dai grandi venti di maestrale provenienti dal Golfo del Leone. Ma aveva le sue necessità da queste parti, perfino essa, per poter essere apprezzata richiedeva un certo anticonformismo di pensieri e comportamenti e richiedeva che si accettasse...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Altair
“Ogni volta, nelle notti irrequiete d’ottobre, ho guardato la linea dell’orizzonte confondersi con il mare e, come tutti i vagabondi innamorati dell’orizzonte, ho visto il ritmo incessante della vita.”
- Dal libro: Altair
“Pazzi, incompleti vagabondi con lo sguardo sull’orizzonte come me, costantemente in movimento verso destinazioni diverse, attraversatori della notte, consapevoli che non esiste alcun giro del mondo, che non esiste alcuna lunga navigazione verso luoghi distanti, e non esiste neppure alcun mare ma soltanto l’intensa e inevitabile vita che continua...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Altair
“Questo luogo è pieno di pessimi individui e di opportunisti. Incidentalmente alcuni di essi sono anche simpatici.”
“Lei sta cercando il suo infinito, come ogni uomo che si rispetti.”
“Quello stupore era il valore che meritava più di ogni altro di essere difeso, perché accomunava gli uomini su questa terra oltre le razze e le idee. È importante per un uomo poter riconoscere e attribuire un valore assoluto alla capacità di stupirsi, e il fatto di riconoscere e rispettare questo valore è ciò che garantisce la continuità della...” (continua)(continua a leggere)
“Robert e Mira trascorsero tutta la loro vita in fuga. Questa scelta comportava un inevitabile senso di diversità e, a volte, inadeguatezza. Non si fermarono mai e in nessun momento smisero di sentirsi vivi. Si tennero lontani dalla mediocrità degli uomini. La loro fuga gli permise di essere liberi e anche nei momenti più disperati la loro fu una...” (continua)(continua a leggere)
"Lei non vede la perfezione ordinata di questo progetto."
"Io vedo l’imperfezione vitale delle cose."“La mia irrequietezza è tutto ciò che ho.”
“Trova un locale e bevi un paio di bicchieri. E’ il modo migliore per prenderti cura di me.”
“La sua solitudine sprigionava quell’essenziale e indefinito desiderio di agire e spingersi più avanti che è il vivere.”
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