“Per anni mi ha disturbato usare il genere grammaticale femminile: è come se tu, volontariamente, uscissi dal genere umano. E tuttavia per me è molto importante scrivere di donne, sentendomi donna: è un limite, ma è invalicabile.”
Alice Ceresa
“Se c'è un genere che mi è estraneo, è il genere maschile. Capisco meglio una formica! Lo trovo troppo determinato, tradizionalista, triste, fedele ad abitudini reazionarie, perduto in automatismi, in credenze sulle quali non s'interroga mai. No, non è stimolante.”
Alice Ceresa