Vecchiaia
Citazioni e aforismi sulla vecchiaia
Descrizione Tema
E’ da un po' che non sei più cliente fisso del barbiere, eppure lo scorrere degli anni non ti tormenta. I capelli lunghi che sfoggiavi ai concerti sono un ricordo ormai lontano, e fai fatica a tenere a bada i nipotini che ti corrono attorno come trottole, ma sei sereno, in pace con te stesso. Non sei tipo da aspettare che la sabbia nella clessidra smetta di scendere, non hai paura dell’inferno e non credi nel paradiso. Tua figlia ti fa il bucato e tuo figlio si prende cura di te, ma il tuo orto è solo tuo, non deve metterci piede nessuno. Stai pensando di fare testamento, casa tua andrà venduta, così è deciso. Da giovane eri taciturno, ora ti riscopri ciarliero più che mai e i pomeriggi li passi al circolo con gli amici di un tempo. Ah, quanti ricordi! Poi, però, ai nipoti racconti sempre i soliti tre aneddoti. Ogni ruga sul tuo viso ha una sua storia. Non hai rimorsi, forse qualche rimpianto, ma è andata così, rimuginare sul passato non serve. La salute non ti ha ancora abbandonato, qualche acciacco certo non manca. A volte ti prende la malinconia, ma di deprimerti proprio non vuoi saperne: hai ancora la grinta di un tempo; è solo sera e un altro giorno se ne va, domani è già qua.
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“'L'importante è sentirsi giovani dentro', come dicono sempre i vecchi ergastolani.”
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“Fino a sei anni l’uomo è prigioniero di genitori, di bambinaie o d’istitutrici; dai sei ai ventiquattro è sottoposto a genitori e professori; dai ventiquattro è schiavo dell’ufficio, del caposezione, del pubblico e della moglie; tra i quaranta e i cinquanta vien meccanizzato e ossificato dalle abitudini (terribili più d’ogni padrone) e servo,...” (continua)(continua a leggere)
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“Ci vogliono circa dieci anni per abituarti a quanto sei vecchio.”
“Appena adolescente, la prospettiva della morte mi gettava nell'angoscia; per sfuggirvi mi precipitavo al bordello o invocavo gli angeli. Ma, con l'età, ci si abitua ai propri terrori, non si fa più niente per liberarsene, ci si imborghesisce nell'Abisso. - E se ci fu un tempo in cui invidiavo quei monaci egiziani che scavavano le loro tombe per...” (continua)(continua a leggere)
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