Scrittori e Scrittura
Citazioni e aforismi sugli scrittori e sulla scrittura
Descrizione Tema
Tutti scrivono, tutti leggono. L’autore del best seller del momento può essere un perfetto sconosciuto che grazie ad un’abile campagna promozionale e sì, un minimo di talento bisogna concederglielo, diventa il simbolo della letteratura contemporanea. In lizza per il Premio Strega assieme a dei mostri letterari, il nostro scrittore novello potrebbe anche vincere la gara e guadagnarsi il favore della critica, ma il presupposto da cui non si può prescindere affinché ciò avvenga è uno solo: il romanzo, perché di romanzo si tratta sempre e comunque, deve uscire dagli schemi. Un linguaggio grezzo, un’ambientazione borderline o la distruzione di parti del nostro immaginario sono ciò che l’autore ha usato nel suo libro per rendere fresco ed innovativo il panorama letterario moderno. Ecco allora che il lettore sperduto nella giungla della libreria si sente stordito e oppresso da cotanta carta stampata e ben rilegata, non sa letteralmente che pesci pigliare vista la somiglianza tra un testo e l’altro addirittura nei titoli, ma alla fine scorge ben riposte su uno scaffale semivuoto le due copie rimaste dell’ultimo best seller e, sarà l’impaginazione a margini larghi, sarà la copertina rigida, sarà il sapiente uso dei colori sulla copertina, fatto sta che l’ignaro lettore si avvia alla cassa tutto gongolante, ma solo a lettura finita si renderà conto di aver comprato l’ennesimo libro che finirà nel dimenticatoio nel giro di pochi mesi.
“Autore: uno sciocco che, non contento di aver annoiato coloro che sono vissuti con lui, insiste nel tormentare le generazioni future.”
“Le quattro classi di lettori:
1. Spugne, che assorbono tutto ciò che leggono e lo risputano pressoché nel medesimo stato, solo un po' più sporco.
2. Vetri opachi, che non trattengono nulla e si accontentano di sfogliare un libro al solo scopo di ammazzare il tempo.
3. Setacci, che recuperano solo la feccia di ciò che leggono.
4. Perle rare,...” (continua)(continua a leggere)“La poesia, nelle età semplici e primitive, fu dedicata alla bellezza delle forme fisiche della natura e dell'uomo; ciascun passo che essa ha mosso poi insieme alla società verso i nostri tempi di civiltà e di dolore parve unirla intimamente alle nostre sorti e alle sofferenze delle nostre anime. Ora, infine, solenne come la nostra religione o...” (continua)(continua a leggere)
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“Quanto spesso sospiriamo,
quando le storie incantano,
sino a far pensare
che le storie mentono!”
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