Re, Regine e Monarchia
Citazioni e aforismi sui re, sulle regine e sulla monarchia
Descrizione Tema
Da sempre ci chiediamo se esistano altre forme di vita. La risposta si può trovare entro gli stessi confini terrestri: i Reali, specie in via d’estinzione con tuttavia ancora solide radici soprattutto nel Vecchio Continente. Tratti somatici più eleganti, sangue blu e costante inadeguatezza nelle questioni pratiche di vita quotidiana hanno fatto di questi esemplari l’oggetto di studi antropologici, mediatici e sociali. Le ricerche dimostrano che, pur trattandosi di umani, le loro vite hanno durata ultracentenaria e ogni fase della loro esistenza è scandita da rituali ancestrali di inaudita rigorosità e lentezza. Tali esseri tendono a frequentarsi tra di loro e a muoversi in gruppo per non diventare oggetto di scherno o invidia da parte dei terrestri; ciascun membro, tuttavia, nasce con un sistema di localizzazione incorporato che li rende facili prede dei paparazzi. Aspettando che il loro segnale radar svanisca, auguriamo lunga vita al re e alla regina.
- Dal libro: Sentenze
- La trovi anche in Libertà e Schiavitù
“L'arte di negoziare con i prìncipi è così importante che il destino degli stati dipende dal modo di condurre le negoziazioni e dalla capacità dei negoziatori.”
“Ma se davvero abbiamo
mal compreso il dovere che incombeva
su di noi, e la nostra missione
non era di serbare il nome antico,
la dignità di nobile,
con l'uso della caccia,
i banchetti fastosi e ogn'altro lusso,
e di vivere col lavoro altrui,
perché non ce l'han detto in precedenza?
Che cosa ho mai imparato?
Che cosa ho visto intorno a...” (continua)(continua a leggere)- Dal libro: Diario notturno
“I tiranni non vanno a spasso.”
- Dal libro: La sfida
- Dal libro: Pensieri
“Per essere un capo o un dittatore deve essere diplomatico nella sfacciataggine e delicato nel lavoro più sporco. Non deve semplicemente conformarsi ai pregiudizi correnti, deve anche adularli. Non deve solo essere insensibile alle richieste di moderazione e di equità, deve gridare forte contro di esse.”
- Dal libro: Il Cigno nero
“Nessuno sapeva niente, ma i pensatori dei ceti colti erano convinti di sapere più degli altri perché facevano parte di un’élite, e se si fa parte di un’élite si sa automaticamente più di coloro che non ne fanno parte.”
“Non c'è nulla di più sconveniente, per un uomo di classe, del ridere; è un'espressione così volgare di una passione!”
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