Fare impresa
Citazioni e aforismi sulle imprese e gli imprenditori
Descrizione Tema
L’imprenditore adora darsi un tono. E' per questo motivo che cammina parlando ad alta voce al cellulare e la sua ventiquattrore in pelle è così piatta e leggera da poter essere sempre portata a mano. La sua giornata tipo si snoda tra Consigli di Amministrazione, brunch d’affari e cene di gala, il tutto rigorosamente senza mai allentare il nodo della cravatta o dar segno di fastidio o irritazione per le costose scarpe in vernice che stanno martoriando l’alluce destro ed il tallone sinistro. L’uomo d’affari non deve mai cedere alla banalità e dar a vedere di stare con le mani in mano, anche se parlare e discutere da mattina a sera può sembrare ad un occhio attento e vigile una perdita di tempo. Il vero affarista che si rispetti ha due cognomi o più, a dimostrare le origine patrizie della propria casata; porta un anello di oro massiccio al mignolo sinistro e dispone di capitali inimmaginabili, eppure lo si vede sempre impegnato a stringere rapporti con la classe politica, a quotare le proprie aziende in Borsa ed a cercare costantemente lo stratagemma legale per attingere a fondi statali ed europei per sovvenzionare le proprie operazioni finanziarie. L’imprenditore è un maestro nell’ars oratoria, fa continuamente promesse ma non conosce il verbo ‘dare’: nel suo vocabolario esistono solo ‘prendere’ e ‘ricevere’ in tutte le loro accezioni e sfumature.
“Dopo un certo numero di generazioni, i mezzi di produzione basilari subiscono una trasformazione: vapore, elettricità, standardizzazione, catena di montaggio, produzione snella e ora robotica.”
- La trovi anche in Management
- La trovi anche in Carriera
- La trovi anche in Lavoro
“I progetti sono solo buone intenzioni a meno che non degenerino immediatamente nel duro lavoro.”
- La trovi anche in Crescita personale
- La trovi anche in Affari e Commercianti
- Dal libro: Sentenze
“Nessun guadagno è tanto sicuro come risparmiare ciò che si ha.”
- La trovi anche in Lavoro
“La situazione della Fininvest con 5 mila miliardi di debiti. Franco Tatò, che all'epoca era l'amministratore delegato del gruppo, non vedeva vie d'uscita: 'Cavaliere, dobbiamo portare i libri in tribunale' [...] I fatti poi, per fortuna, ci hanno dato ragione e oggi posso dire che senza la decisione di scendere in campo con un suo partito,...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi anche in Affari e Commercianti
In evidenza