Frasi sull'ingiustizia
In archivio 272 frasi, aforismi, citazioni sull'ingiustiziaIngiustizia
La vita non è giusta, ed è proprio quella qualità che esattamente definisce l'ingiustizia: qualcosa di non giusto che accade, spesso in relazione ad una violazione di un diritto umano fondamentale.
Nel XX secolo in Italia le donne non potevano accedere al voto. Lottando contro questa ingiustizia, nel 1945 ottennero il suffragio universale, ovvero la possibilità di votare a fianco degli uomini per esprimere le loro preferenze.
L'ingiustizia può essere generale o specifica, come l'ingiustizia subita dalle persone nei paesi di guerra, o un atto individuale di ingiustizia commesso da una persona verso un'altra persona, per crudeltà, per ambizione, o per molti altri motivi.
Nelle pagine seguenti troverai una vasta selezione di frasi, citazioni e aforismi sull'ingiustizia che ti permetteranno di capire meglio di cosa si tratta, e di starne eventualmente alla larga.
Nelle pagine seguenti troverai una vasta selezione di frasi, citazioni e aforismi sull'ingiustizia che ti permetteranno di capire meglio di cosa si tratta, e di starne eventualmente alla larga.
- La trovi in Giustizia e Ingiustizia
- Dal libro: Massime e Aforismi
“Per la maggior parte degli uomini l'amor di giustizia non è altro che il timore di patire un'ingiustizia.”
- Dal libro: Sentenze
“Anche quelli che la commettono hanno odiato l'ingiustizia.”
- La trovi in Giustizia e Ingiustizia
“Quando la legge non può far valere i propri diritti, rendete almeno legittimo che la legge non impedisca di infliggere i torti.”
“La morte è diventata un’ingiustizia. Quando le persone la vedono arrivare, per se stessi o per i propri cari, fanno un sacco di storie.”
- La trovi in Giustizia e Ingiustizia
“Si piange quando si grida all'ingiustizia.”
- La trovi in Giustizia e Ingiustizia
“Giustizia è sancire le ingiustizie esistenti.”
- Dal libro: Sentenze
“È peggio di un castigo soccombere alla ingiustizia.”
“In Italia i ministri non sono scelti perché persone competenti nell'agricoltura, nei lavori pubblici, nelle finanze, nelle poste e telegrafi, bensì perché piemontesi, liguri, lombardi, toscani, siciliani, abruzzesi, o perché appartenenti al gruppo a, b, c. Si è ministri non per quel che si è fatto, ma per il dialetto che si capisce, per il gergo...” (continua)(continua a leggere)
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