Frasi sugli attori

“Faccio l’attrice per non morire, e quando a 14 anni e mezzo avevo quasi deciso di smettere di vivere, ho capito che potevo farcela, a continuare, solo fingendo di essere un altra, facendo ridere il più possibile.”
Monica Vitti

“Interpreto il personaggio cattivo più malvagio di tutti i tempi.”

Ian McDiarmid

“Qui di solito, se sei un tipo famoso, non hai bisogno di leggere il copione per presentarti ad un'audizione: è sufficiente che ti presenti e che parli con quelli del casting.”
Charles Napier

“Non avevo un agente né soldi. Avevo lavorato negli anni solo con Meyer, che mi sosteneva sempre. Mi vedevo come un quarantenne ormai finito, un altro attore fallito.”
Charles Napier

“Da me Hollywood ha sempre preteso la bellezza, ma io mi sono battuta per essere una persona reale.”
Bette Davis

“Era un comico nazional-popolare? Era italiano, e faceva ridere il popolo. Più nazional-popolare di così!”

Lino Banfi

“Al cinema mi affascinano i perdenti, quindi mi piacerebbe vestire i panni di un personaggio quasi dimenticato e proprio per questo affascinante: Giovanni Rappazzo, il messinese che ha inventato il sonoro, rivoluzionando la cinematografia mondiale, ma che per mancanza di finanziamenti non riuscì a brevettare la sua scoperta, ripresa e sfruttata...” (continua)(continua a leggere)
Antonio Catania

“Mantengo le distanze dal ruolo, conservo un approccio attoriale, perché non ho caratteristiche personali o una fisicità 'naturalmente comica'. Quindi ogni volta devo costruire il personaggio stando attento a non farne una macchietta.”
Antonio Catania

“In Italia è un po' più difficile trovare ruoli, si usa il comico e non l'attore brillante a differenza dell'estero dove la commedia brillante va forte. Colin Firth ha fatto ruoli divertentissimi e passa da un genere all'altro. Da noi non è così.”
Giampaolo Morelli

“La soddisfazione più grande è stata il premio del Siulp, il sindacato dei poliziotti: ha premiato l'ispettore Coliandro come l'investigatore che meglio li rappresenta, più vero del vero, più umano dell'umano. Non so se mi spiego...”

Giampaolo Morelli